Rubrica di Alain Grand
Il Consiglio federale vuole ridurre le disuguaglianze nel secondo pilastro per le persone con più rapporti di lavoro, che spesso sono meno ben assicurate.
In Svizzera oggi circa 384’000 lavoratori hanno più di un datore di lavoro. Ciò corrisponde a circa l’8% della popolazione attiva. I motivi sono vari: obblighi familiari, modelli di lavoro flessibili o la necessità di integrare il reddito.
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Nella foto: Alain Grand, responsabile specialistico della previdenza presso Tellco
Tuttavia, chi divide il proprio reddito tra più impieghi è spesso svantaggiato nella previdenza professionale. In molti casi, viene assicurato solo l’impiego principale, mentre i redditi derivanti da lavori secondari restano al di sotto della soglia d’entrata. Attualmente questa è fissata a 22’680 franchi all’anno. Se tale importo non viene raggiunto in un impiego, non esiste un’affiliazione obbligatoria al LPP, anche se il reddito complessivo supera tale soglia.
Dalla mia esperienza come responsabile previdenza presso Tellco risulta che molti lavoratori con più impieghi guadagnano abbastanza per costruire una solida previdenza, ma sono assicurati solo parzialmente o per nulla. Le ragioni risiedono nelle disposizioni legali della previdenza professionale, che tengono conto solo in misura limitata delle occupazioni multiple, con il risultato che i redditi provenienti da singoli impieghi inferiori alla soglia d’entrata non sono assicurati obbligatoriamente.
Disuguaglianza di copertura soprattutto per donne e lavoratori a tempo parziale
Particolarmente colpiti sono i lavoratori a tempo parziale, le donne e le persone nei settori a basso salario. Questi gruppi corrono un rischio maggiore di non essere adeguatamente coperti in età avanzata.
Il recente rapporto del Consiglio federale mostra che avere più impieghi non è più un’eccezione. La varietà dei modelli di lavoro è in aumento. Con essa cresce l’importanza di una previdenza che risponda alle diverse situazioni lavorative.
Cosa propone il Consiglio federale
Per migliorare la previdenza dei lavoratori con più impieghi, il Consiglio federale ha esaminato varie opzioni. Ritiene più efficaci i seguenti adeguamenti:
- Riduzione della soglia d’entrata: più lavoratori sarebbero assicurati obbligatoriamente, anche con redditi più bassi.
- Riduzione della deduzione di coordinamento: una parte maggiore del reddito confluisce nella previdenza, aumentando così la rendita futura.
- Abolizione della distinzione tra attività principale e secondaria: tutti i redditi da lavoro sarebbero trattati allo stesso modo.
Secondo il rapporto, queste misure potrebbero ampliare l’accesso al secondo pilastro e rendere la previdenza più equa.
Opportunità e conseguenze
Gli adeguamenti proposti potrebbero migliorare sensibilmente la sicurezza finanziaria di molti lavoratori. Allo stesso tempo, avrebbero ripercussioni su datori di lavoro e istituti di previdenza, poiché un numero maggiore di assicurati comporterebbe contributi più alti e un maggiore onere amministrativo.
Per garantire la stabilità finanziaria nel settore obbligatorio, il Consiglio federale sottolinea che eventuali modifiche dovrebbero essere coordinate con altri passi di riforma – come la definizione del tasso di conversione minimo – e sostenibili a lungo termine. L’obiettivo è una soluzione equilibrata tra sicurezza sociale e stabilità finanziaria.
Soluzioni flessibili per i lavoratori con più impieghi
In Tellco attribuiamo grande importanza al fatto che le soluzioni previdenziali si adattino alle attuali situazioni lavorative. Grazie a soluzioni che prevedono la riduzione o l’eliminazione della deduzione di coordinamento, anche i lavoratori con più impieghi possono assicurare l’intero reddito nel secondo pilastro.
Le nostre soluzioni sono inoltre concepite per tener conto dei salari orari e dei tassi di occupazione parziale. L’obiettivo è consentire a tutti i lavoratori, indipendentemente dal numero di datori di lavoro o dal grado di occupazione, di beneficiare di una previdenza solida.
Il rapporto del Consiglio federale costituisce una base importante per il dibattito sullo sviluppo futuro del secondo pilastro. Mostra che la previdenza professionale può essere strutturata in modo da rispecchiare la realtà di un mondo del lavoro sempre più flessibile.
Biografia
Alain Grand vanta oltre 20 anni di esperienza nella previdenza professionale. Con la sua competenza e la sua ampia rete contribuisce in Tellco alla definizione di soluzioni previdenziali orientate al futuro.
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